Il canto la musica e la danza

Il canto, la musica e le danze tradizionali costituiscono il tema di questa sezione, che espone, dirimpetto alla ricostruzione di una fonte d’acqua, i principali strumenti musicali ancora in uso nell’area grecanica. La musica, così come il canto e la danza scandiscono tutte le occasioni di socializzazione delle comunità greco-calabre. Presenti in tutte le fasi del ciclo della vita e dell’anno, vengono acquisite dai giovani in occasioni di nascite, serenate, matrimoni e feste religiose. Questo patrimonio musicale, tramandato oralmente da generazione in generazione, si compone di ninne nanne, nenie funebri, ma soprattutto canti su zampogna, organetto e chitarra, canti polifonici e “muttette”, cantate a botta e risposta. I temi principali di questi canti sono sostanzialmente quattro e comprendono innanzitutto l’universo femminile, richiamato alla mente nella metafora dell’acqua, simbolo di fertilità, e della fonte, dove la donna aveva la possibilità di incontrare l’amato.


207

n. inventario: 207

Definizione: lira calabrese

Denominazione locale: lira

Materia: legno

Tecnica di esecuzione: sagomatura/intaglio

Misure: lunghezza 44 cm, larghezza 21 cm

Datazione: 2004

Stato di conservazione: ottimo

Descrizione: Cordofono ad arco piriforme, munito di archetto, con tre corde di budello. E’ composto da tre parti: la cassa armonica, a forma piatta, il manico, a sagoma triangolare, e il cavigliere, ospitante tre bischeri.

Utilizzo: la lira si suona da sola o accompagnata dal tamburello, dai frischiotti o dal terzinu. Sovente è impiegata anche nella tarantella calabrese.

208

n. inventario: 208

Definizione: tamburello

Denominazione locale: tambureddhu

Materia: legno, pelle, latta

Tecnica di esecuzione: sagomatura/conciatura/legatura

Misure: diametro 34 cm,

Datazione: fine del XX secolo

Stato di conservazione: buono

Descrizione: Lo strumento è composto da una cornice lignea circolare con membrana di pelle di capra tesa. Nella fascia di legno sono presenti otto fenditure in cui sono inserite altrettante coppie di piattini metallici che fungono da sonagli

Utilizzo: questo strumento musicale membranofono è impiegato per ritmare il tempo. Viene ancora suonato tenendolo con una mano dalla cornice lignea e con l’altra percuotendo la pelle. Contemporaneamente il suonatore imprime allo strumento un movimento rotatorio intorno al suo asse al fine di agitare i piattini e farli suonare.

209

n. inventario: 209

Definizione: canne di zampogna

Denominazione locale: canni di ciarameddha

Materia: legno

Tecnica di esecuzione: tornitura, intaglio

Misure: lunghezza 34 cm,

Datazione: ultimo quarto del XX secolo

Stato di conservazione: buono

Descrizione: 5 canne innestate in un ceppo a forma di cono, munite di fori.

Utilizzo: produrre melodie. La zampogna viene suonata immettendo aria in una sorta di otre di pelle, la quale sotto la pressione del suonatore, alimenta le ance semplice e doppie di cui le canne sono munite.

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